Teresa Sánchez de Cepeda Dávila y Ahumada
In questo breve ritiro spirituale, il Signore mi ha illuminato riguardo la vita religiosa.
Avrei molte cose da dirvi sulla nostra condizione di donne religiose e sulla condotta necessaria riguardo all’orazione.
Partirò da qui sorelle, chiedendovi di non essere moleste quando siete in preghiera. Sappiate che quando si molesta lo Sposo, si ottiene l’effetto contrario, egli non vi ascolta, si volta dall’altra parte e scappa. Anche i monaci in coro, dopo il Gloria al Padre ad ogni salmo, nell’inchino liturgico, fanno seguire un segno esteriore ad uno più interiore, avviene così nella vita religiosa tutto ha senso, se la bellezza o la ricercatezza è ispirata da Dio. Così la preghiera non deve seguire stati d’animo alterati o nauseabondi, quando si trascinano l’anima e il corpo dietro pensieri errati, non si arriva da nessuna parte.
Più infatti sono i giorni che passiamo in una condizione simile, più è la certezza che ci allontaneremo dall’orazione. Non guardiamo al nostro abito, sentiamoci libere da vincoli. Impareremo a governare i nostri stati d’animo alterni, gli umori, le sensazioni e abbandoneremo i pensieri immaginari ed esaltati. Siate pragmatiche come lo è una donna di casa nelle sue faccende, la quale con esperienza e velocità gestisce le cose di casa. Altrettanto sia la vostra preghiera, determinata nell’intenzione e nella volontà, state serene come quando sperimentate una sensazione di libertà dopo una buona confessione.
Come un gomitolo intrecciato da una donna si scioglie per diventare abito, così anche la vostra preghiera deve diventare abito che nutra col suo calore un cuore umano.
Non cercate come premio l’abitudine ai Sacramenti e neppure alla preghiera, si può essere presenti mesi interi in orazione senza mettervi ne’ cuore ne’ mente.
Quando la mente è stanca o si è dormito poco, l’attenzione alle cose diminuisce e così siamo costrette a lasciarci andare a noi stesse, per mantenere un po’ di serenità, ecco èproprio qui che dobbiamo affidarci all’onnipotenza di Dio, lui solo potrà guidarci per rimanere salde. Imparate ad affidarvi a qualcuno, piuttosto che a voi stesse e alle vostre incertezze, allora crescerete spiritualmente. Ogni volta che il timore vi dominerà, perderete il controllo di voi stesse e rotolando come un sasso in un fiumenon avrete scampo, sarete per sempre andate a fondo.Se ciò accadesse, pregate Nostro Signore che la corrente muova almeno i vostri sensi e vi scuota dall’immobilità, cui sareste destinate eternamente, chiedendogli che vi trascini miracolosamente a riva invece che restare sul fondo del fiume.
Non c’è un segno precipuo di intimità con Dio, esso è affidato alla Sua Volontà che dovete solo ricercare. Ciò che importa è il legame del cuore a Dio, legame non fatto di parole ma spesso di un inconsapevole legame a Lui stesso, che dice costantemente ti amo Gesù.
C’è poi chi parla solo del maligno o di satana come fossero loro il centro dell’attenzione, ricordatevi che il cammino delle tenebre è frutto di un’esperienza spirituale autentica. Cercate di essere religiose pronte al matrimonio come lo è una sposa per il suo sposo, dovete cercare cosa rende quel legame così eterno, più sarete pronte al matrimonio,
più sarete spose sante. Anche le sorelle dall’aspetto esteriore più attraente, non devono vivere questa loro condizione come un beneficio, ma invece divenire ospitali alla grazia come una fonte battesimale, quando un neonato si immerge nella sua acqua benedetta.
Dove cercare dunque la verità, la preghiera è legame di un cuore senza troppe parole. Che l’abito non sia per voi un peso dunque, nel rapporto con Dio non siete obbligate,
siete libere. L’amore di Cristo è libertà, l’amore per Cristo rende liberi.
State attente alle figure ostili, alle più mansuete, a quelle che risultano più vicine, esercitate la prudenza. Usiamo bene il nostro talento e l’opera arriverà da sola.
Ci lega in fondo a Dio, non certo la sola enciclica papale, questi concetti nascono nella mente dell’uomo. Non siate schiave delle condizioni che l’uomo impone a se stesso. Cercate il bene solo attraverso un’orazione sincera e allora sarete per sempre libere da qualsiasi ostacolo che si presenti come insormontabile.
Stefano Priori alias Santa Teresa D’Avila