Il bar luce annesso proprio alla fondazione Prada, aperta da 3 anni è sembrato un luogo d’elite fin dall’inizio.
Io mi ci sono ambientato e mi sono trovato subito a mio agio frequentandolo, bevendo solo caffè perché solo quelli posso permettermi. Miuccia Prada ha affidato a Wes Anderson la creazione di uno stile anni 50 – 60, dove il visitatore può trovarsi immerso in un mondo retrò. Il personale del bar ad oggi è culturalmente di basso livello e io che ho stretto amicizia con quasi tutti non me l’aspettavo la settimana scorsa di sentirmi dire, vieni anche tu a giocare a calcetto ? Dai ti facciamo giocare tre o quattro minuti. Poi rappacificati questa settimana è arrivato lo scherzo ambiguo e denigratorio, si chiama patema d’animo e indica la sofferenza patita da un soggetto in relazione a molestie o bullismo, nel mio caso data la mia età non rientro nel target del bullismo, ma essendo disabile al 75% sofferente di un disturbo bipolare, il patema d’animo e la sofferenza sono certi. Ieri ero lì al bar luce è arrivato da WhatsApp un messaggio con una foto di una ragazza che non conoscevo, mi chiedeva se potevo fotografarla con qualche scatto e che c’eravamo conosciuti proprio al bar luce, le ho telefonato mi ha risposto al telefono e ci siamo accordati di vederci per le 18:30 da Prada. Poi arrivato a casa dopo aver composto la borsa con la macchina fotografica e tutto il necessario le ho telefonato ancora per accertarmi che veramente avesse bisogno quella sera, ieri sera di foto. La ragazza ha risposto che potevamo trovarci alle 21:00 in piazza del Duomo era molto seria e molto gentile e creava una certa fiducia in me. Sono andato al bar luce a bere un caffè dopo aver mangiato. Ho raccontato ai camerieri e ai baristi che l’avrei fotografata non lì al bar luce. ma in piazza del Duomo alle 21:00 come avevo detto prima loro, sono uscito per prendere la macchina e andarmene. Mi hanno richiamato dentro al bar mostrandomi un cellulare, dove c’erano tre persone in una foto che facevano dei gesti a me di presa per il culo. Ho allargato lo schermo e nella foto uno di loro teneva un foglio che diceva Stefano sei su scherzi a parte. Mi sono imbestialito, ho chiamato la polizia che non è voluta uscire, volevo appurare chi fosse la ragazza, volevo denunciare tutti. Sono andato in caserma dalla polizia ma era chiusa, poi dai carabinieri in via Noto, dove ho fatto il nome di un barista a un Maresciallo, quello del barista che aveva prestato il suo telefono per lo scherzo alla ragazza. Sono stato male, mi sono sentito deriso, preso in giro, ho scritto al responsabile del bar luce, il quale molto preoccupato mi ha risposto alle 3:45 , che leggeva solo allora perché si era addormentato. Sto riflettendo sul danno morale, sulla legge 67 del 2006, sulla molestia e sto pensando di prendere un avvocato e chiedere i danni morali a fondazione Prada e ai baristi camerieri del bar luce, nonché alla ragazza. Uno scherzo disgustoso, fatto con cattiveria, che non sa quali danni può causare nella mente di una patologia bipolare come mancanza di tatto. Una mancanza di sensibilità, uno scherzo che dice il Maresciallo dei Carabinieri goliardico nessun reato dunque, anche la Polizia conferma è una goliardia, non c’è reato. Nel giudizio di Polizia e Carabinieri ci sono però i pareri di due uffici denunce della Polizia di due questure differenti coi quali mi sono confrontato, che hanno giudicato lo scherzo di pessimo gusto, come anche a giudizio del Presidente di un associazione disabili e di un amico psicologo. Una blasfemia direi io o una mancanza di cultura forse, forse solo una grande dose di ignoranza. Ciò detto non posso imputare a me stesso una mancata frenata di impulsività, che mi porta ad esternare i miei stati d’animo in modo burrascoso per difendermi. E’ certo che se un suicida sapesse frenare le sue manie non lo si darebbe poi per morto. Stante questa condizione disunivoca e incompresa a fondo, mi sono avvicinato io tra ieri e oggi a chi mi aveva ferito perdonando. Spero i sentimenti di astio si calmino e lascino spazio al buonumore, che da quattro anni si era generato in modo positivo. Lo spero vivamente al più presto perché io disabile ne ho bisogno assoluto, vorrei precisare comunque che la vittima se ci deve essere una vittima sono io con la mia patologia..
Ho parlato stamattina col Responsabile del Bar Luce che agli inizi della mia frequentazione mi aveva difeso in una circostanza molto meno evidente.
Carlo il responsabile è molto attento e dotato di una grande sensibilità. Ieri sera mi sono fatto avanti io con due del personale che non si avvicinavano più. Facendo leggere loro il mio blog per farli riflettere. Uno di loro mi ha risposto “Ribadisco era solo uno scherzo” io gli ho risposto non per me, era denigratorio. Stasera pensando ai gusti del secondobarista a cui avevo scritto ieri sera, sono andato a casa e ho preso un ingrandimento di una foto di pugilato scattata da me in un titolo mondiale nel ’96 in Bianco e Nero. Mi ha baciato e mi ha ringraziato. L’unico appunto che non vorrei è che siano presi provvedimenti disciplinari nei confronti di nessuno ne sarei mortificato, voglio bene ad ognuno di voi personalmente, non giudicate la mia impulsività, la vita è faticosa per tutti.