Cos’è questa vita così difforme dal desiderio d’essere coscienza vera dei problemi, che non gioisce di una condizione umana attendibile. Problemi che opprimono, vietano un senso d’identità e un rilievo, dove la dimenticanza diviene condizione stabile e il vuoto lascia trasparire le difficoltà. Allora la macchina è da comprare, chissà fino a quando andrà, l’assicurazione, il gas, la luce, l’affitto diventano tutti problemi enormi e tali da divenire insopportabili. Poi ci si mette l’amore con le sue inquietudini, la sessualità mal riposta, l’incongruenza e il rifiuto, l’incompatibilità. Tensioni che affiorano senza limiti. Devo andare in farmacia a comprare farmaci importanti senza avere i soldi. Le problematiche sociali, accettare una realtà scomoda senza poterla cambiare, senza poter gridare aiuto e portarne il peso da soli. Cosa resta, la spiritualità, a guidare una strada, quella della preghiera, che trova serenità, una speranza, l’ aiuto concreto nella dimensione trascendente del vissuto. Così anche i progetti limitati dal contenimento dei costi, sembrano aprirsi una strada, la serenità. Troviamo il modo di gestire i contatti umani in modo opportuno, trovando aiuti anche dove sarebbe impossibile pensarli. L’università, gli esami, tutto riesce così a fatica. Se per il cristiano tutto rientra in un disegno comunque e in tal modo va accettato come parte del destino, resta la poesia, la creatività che fanno la differenza, pur trovando poco spazio anche loro su cosa decidere. Dove trovare dunque uno spazio vitale opportuno? Come affrontare questa vita così complessa senza affondare come Pietro nel lago di Tiberiade? Solo affidandosi a qualcuno, in primo luogo a un Dio nascosto, che a noi si rivela come colui che stende la mano e salva Pietro dall’ affondare. Non possiamo gridare, le istituzioni non lo permettono, la socialità respinge ogni nostro tentativo di espressione. E noi siamo inermi come Pietro mentre chiede aiuto affondando. Sembra davvero che solo la fede ci possa dare una speranza. Cosa fare dunque, cresceremo o invecchieremo, come reagiremo ai commenti che arrivano addosso, forse vivere giorno per giorno sembra una soluzione più che opportuna e appropriata.
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